Il Tempo

I «Sei personaggi» di Pirandello riproposti dallo Stabile di Catania

II dramma, messo in Scena da Edmo Fenoglio, è stato interpretato da Turi Ferro, Ida Carrara, Filippo Scelzo, Leo Gullotta e Michele Abruzzo

di Massimo Caporlingua

Sei personaggi in cerca d'autore, la prima opera teatrale di Pirandello, da un po' di tempo « riscoperto » dalle compagnie drammatiche, è stata riproposta al pubblico di Catania dall'Ente teatrale di Sicilia. In una nuova edizione per la regia di Edmo Fenoglio Cosi lo Stabile di Catania continua a mantenersi fedele all'annuale tradizione pirandelliana costruita con metodica fiducia da parecchi anni. Una realizzazione di grande impegno, ricca soprattutto di intelligenza e che onora il teatro, il regista e coloro che hanno collaborato con lui. Una realizzazione parecchio difficile che, pur con velata polemica nei confronti di precedenti allestimenti, vuole umanizzare fin dove è possibile il testo e Ia fantasia di Pirandello.

II teatro non è soltanto un fatto riservato a pochi Intellettuali, capaci di « intuire» le idee e i sentimenti di un autore, il teatro perché tale è di tutti e per tutti. Quindi anche i Sei personaggi debbono essese un discorso intelligibile che riesce a far comprendere soprattutto il conflitto intimo, se così può dirsi, della coscienza dell'autore. Certamente è un nobile assunto, che a Fenoglio è riuscito solo in
parte, a causa di un simbolismo visuale, riecheggiante chiaramente nelle luci, nei costumi ed in determinati momenti delle inquadrature sceniche, 1 toni del più onirico e fastoso Fellini. Si, è venuto a determinare ili conseguenza uno .squilibrio talvolta tra 1 « Sei ». che il drammaturgo immaginò nel limbo tra finzione e realtà, e gli «attori», anche perché certe sforzature di caratterizzazione ambientale all'inizio hanno disorientato 11 pubblico. Fenoglio, interpretando a suo modo il testo pirandelliano, ha Confermato una verità fondamentale dell'autore agrigentino: essere possibili diverse prospettive e magari tutte affascinanti della conoscenza della verità.

Il pubblico ha applaudito sinceramente, evidentemente sedotto dall'abilità degli attori e soprattutto dalla forza aspra del linguaggio logico pirandelliano. Poi,

magari, dopo ci ripenserà su e sentirà che qualcosa non andava alla perfezione. Probabilmente la finzione scenica di voler fingere una realtà, sfuggente e solo deducibile. Dal numeroso cast di attori che si sono impegnati con estremorigore, è giusto segnalare particolarmente Turi Ferro, il padre, Ida Carrara, la figliastra, Filippo Scelzo, il capocomico, Leo Gullotta il figlio, e Michele Abruzzo, il primo attore. La loro e stala una interpretazione esemplare, spesso « nuova ». Ottima l'ambientazione ed i costumi di Contratatto e Vos-sberg. Il teatro. per le prossime repliche, è esaurito: ai siciliani piace il « Siciliano difficile ».

Massimo Caporlingua