Il signore in giallo
Onora il padre mercoledì e venerdì 20.55 Rete 4
di Emilia Costantini
Comico sul palcoscenico del Bagaglino, drammatico nella fiction Onora il padre, in onda in prima serata su Rete 4, con la regia di Gianpaolo Tescari. Leo Gullotta, in Marameo su Canale 5, con i suoi travestimenti ha interpretato molti personaggi. È un attore a 360 gradi e riesce a spaziare con disinvoltura dai ruoli del teatro leggero a quelli dello psicodramma. Spiega Gullotta: «Onora il padre si ispira a un fatto di cronaca realmente accaduto in Emilia Romagna. Un giovane commissario di polizia viene incaricato di indagare su un misterioso assassino. Durante le indagini, incontra un uomo maturo che poi si rivela essere suo padre».
Si tratta di un thriller con risvolti psicologici?
«Non è certo la solita fiction mielosa, ma
un film Tv dal forte taglio cinematografico. È un giallo che affronta anche un tema molto importante: la mancanza d'amore, che può portare l'individuo alle perversioni mentali più aberranti. Il personaggio centrale è un serial killer, una persona che, serbando un grande dolore nell'anima, si è rifugiata nella malattia della mente».
Ha interpretato ruoli drammatici nel film Vajont e nella fiction Cuore, che contrastano con un tipo di performance da varietà. C'è una vena schizofrenica in queste scelte?
«Se per schizofrenico si intende un attore che vuole esprimersi nella maniera più sfaccettata, che vuole viaggiare attraverso tipi differenti, accetto questa definizione. Gli spettatori mi amano sia in spettacoli come Marameo, che ha avuto un successo sorprendente, sia in situazioni sceniche più impegnative».
Le manca solo il teatro drammatico...
«È vero, e ultimamente ho ricevuto tante proposte, anche dal regista francese Jérôme Savary. Ma il mio sogno resta portare in scena L'uomo, la bestia, la virtù di Pirandello. Nel frattempo sto scrivendo un film con Maurizio Zaccaro sul razzismo».
Emilia Costantin